SHATSU

Shiatsu

All’interno della vasta gamma dell’armonizzazione e del bilanciamento
energetico sicuramente il più antico è quello praticato con le mani.

 

Shiatsu nasce e si sviluppa dalla medicina tradizionale cinese che ha codificato la struttura energetica dell’essere umano, e viene particolarmente influenzato dal pensiero taoista.

 

Lo Shiatsu agisce sul corpo del ricevente mediante pressioni perpendicolari alla rete dei meridiani, aree e punti che costituiscono la struttura energetica del corpo, infatti la parola Shi significa dita ma anche cuore e la parola Atsu significa pressione.

 

Queste pressioni riportano a una sensazione di unicità e favoriscono il libero fluire del Qi(energia), condizione per uno stato di buona salute e così anche per una migliore qualità di vita. Lo Shiatsu stimola il corpo ad intraprendere un processo di autoguarigione.

Coppettazione

Coppettazione

Questa tecnica è molto antica.

Utilizzando delle coppette si crea un vacum sulla zona corporea contratta nella quale avvengono due reazioni: Da una parte l’apporto di un maggior afflusso di sangue, dall’altra, estraendo il “Qi perverso”, viene rispristinato un certo rilassamento.

FELDENKRAIS ®

Metodo Feldenkrais

Moshe Feldenkrais, uno scienziato di alto livello (dottorato in fisica applicata, collabora con M e P. Curie a Parigi, era laureato in ingegneria meccanica ed elettrica, specializzato in ingegneria cibernetica e studi di biomeccanica e neurofisiologia), ha sviluppato questo metodo a partire dagli anni 40 con risultati sorprendenti, tutt’ora attualissimi e finalmente anche confermati dalle scoperte delle neuroscienze.


Le lezioni di questo metodo portano ad una condizione di apprendimento organico e non accademico, come un bambino che impara a gattonare, a caminare, a muoversi. Il nostro cervello si forma attraverso il movimento. Le lezioni ci fanno ascoltare i nostri movimenti corporei, uscire dagli schemi abitudinari, sperimentare piccole variazioni dello stesso movimento, percorrere strade sconosciute o dimenticate. Il susseguirsi di situazioni sempre nuove e differenziazioni tengono sveglio il sistema nervoso e stimolano la curiosità. La riduzione di tensione superflua aumenta la sensibilità cinestetica; non il movimento in sé ma il come è fondamentale. Nasce una nuova mobilità che riguarda corpo, mente e anima. Si spostano i limiti autoimposti e si aprono nuove alternative di pensiero e di azione: entrambi diventano più flessibili. Ha luogo una riorganizzazione neuronale o rieducazione neuromuscolare.


Le lezioni del metodo Feldenkrais si articolano in due modalità:
“Conoscersi attraverso il movimento”, (CAM o ATM), dove l’insegnante guida un gruppo di persone attraverso indicazioni verbali. Molte di queste lezioni si svolgono nella posizione sdraiata per disattivare la muscolatura antigravitaria, ma ci sono anche lezioni da seduti o in altre posizioni.
La seconda modalità è l’insegnamento individuale, cioè “Integrazione funzionale”.
Queste lezioni individuali del metodo Feldenkrais si svolgono in genere su un lettino utilizzando diversi materiali di sostegno come rulli e cuscini. L’insegnante attraverso un tocco delicato comunica con l’allievo.


Il metodo Feldenkrais è adatto a persone di ogni età e non richiede conoscenze preliminari.


Con il metodo Feldenkrais si ottiene
– maggiore flessibilità psicofisica
– consapevolezza di riconoscere la propria organizzazione motoria
– migliore qualità del movimento
– riduzione di tensioni e sforzi superflui
– una respirazione più libera e una postura eretta rapportata all’azione.

SHIN TAI ®

SHIN TAI®

Shin Tai®, che significa “sorgente del corpo”, è il termine utilizzato da Saul Goodman per definire una forma evoluta ed ulteriormente sintetizzata dello Shiatsu. Il livello di energia che ognuno di noi sente nella propria vita è spesso molto inferiore al nostro vero potenziale creativo, ciò accade perché la nostra forza è trattenuta all’interno da esperienze traumatiche.

 

Ciascuno di noi necessita di un particolare processo per recuperare la propria forza vitale, perciò occorre all’ operatore saper valutare sia la sequenza che la priorità delle diverse tecniche all’interno del trattamento. ”Essere al posto giusto nel momento giusto…”